martedì 30 ottobre 2012

Sicilia docet



Da: Questo blog - Rita Coltellese
26 febbraio 2012: dal post "Italiani derubati dai partiti"

Gli italiani votarono CONTRO il finanziamento pubblico dei partiti perché sapevano benissimo che tali formazioni giuridicamente PRIVATE avrebbero intascato il denaro pubblico senza rinunciare ad altri introiti comunque arraffati.
Cosa pensano di fare gli italiani onesti e derubati? Vogliono continuare ad essere derubati e menati per il naso? Sono così rassegnati a tale ignobile condizione da non avere la forza di ribellarsi con una disobbedienza totale a dare loro il voto? Perché non fare una silenziosa, civile, sprezzante rivoluzione incruenta? Andranno così a votare solo quelli che con i partiti ci CAMPANO. Quelli che, dei soldi che non volevamo avessero, ci vivono... Tutti gli altri, quelli depredati da tasse che finiscono così male, possono far sentire il loro silenzioso disgusto, il loro giusto sdegno, non votandoli più!
Come possono gli italiani non sentirsi offesi e presi per i fondelli davanti ad ogni privazione: nella sanità, nelle scuole dei nostri figli, nelle previdenze, nel lavoro... "perché non ci sono più soldi"?!!!! 
ECCO DOVE SONO I NOSTRI SOLDI : LA' DOVE AVEVAMO DETTO CON IL VOTO CHE NON DOVEVANO STARE!!!
+++++++++

Stavolta ho preso lo spunto da quanto scrissi in febbraio. C'era appena stato il furto di Lusi di cui Rutelli e Bianco non si erano accorti... poverini!!
Certo con milioni di euro a disposizione può sfuggire!!!
Oggi apprendiamo che Lusi ha già ottenuto di fare il carcere in una specie di convento: dalle immagini del servizio televisivo sembrava un gran bel posto!!
Giusto! Mica è un povero ladro di polli! Quelli, i ladruncoli comuni, debbono stare in sei, sette per cella e in galera!
Rutelli invece è ricicciato con la sua nota faccia da c.... nella trasmissione Agorà dove ha detto un pacco di ipocrite str...... sempre con la giusta faccia da c.....
Lui ha vinto le elezioni in Sicilia perché (quanto è bravo!) ha appoggiato l'ex sindaco di Gela, antimafia... e Gela è così piena di mafia!
Il fatto che ha vinto su una rappresentanza di votanti che è al disotto del 50% non gli toglieva lo sciocco sorriso che inalberava...
E qui bisognerebbe citare un altro mio post, del 23 maggio 2012:

"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere"





Non sono d'accordo con il politologo Bongiovanni, intervistato da Gad Lerner durante la sua trasmissione di ieri sera, il quale diceva che, secondo lui, alle politiche  il fenomeno Sicilia non si ripeterà: invece penso che la Sicilia sia solo l'inizio dello sputo in faccia che gli Italiani finalmente hanno deciso di dare a codesti ipocriti, egoisti, individualisti e bugiardi, che pensano che negando i fatti conclamati il popolo beota si beva le loro chiacchiere.
Dicono che Berlusconi sia anormale sul piano psichico, ma mi sembra che quanto a rimozione della realtà sia in ottima compagnia!
Ma cosa credono costoro? Quali storielle si raccontano? Sanno che gli Italiani vanno in giro per l'Europa e sentono come si vive negli altri Paesi Europei? Che non sono degli Eden, certo, ma quello che accade qui i tedeschi, i francesi, gli inglesi, gli olandesi, dicono che da loro non esiste! Nessuno prende le prebende che prendono i politici italiani, nessuno si vota milioni di euro per "attività politica", nessuno si mette sotto i piedi un referendum popolare, nessuno va da Ikea con la scorta (vedi post "Puah!" del 24 maggio 2012), o a comperare le scarpe come la signora Polverini! 
Questi continuano a parlare come se fossero vergini mentre battono il marciapiede!
Giornalisti coraggiosi glielo dicono, glielo ripetono, ma loro imperterriti continuano a parlare come se davvero avessero la mente chiusa (mente captus)!
E si meravigliano dell'astensionismo? Cercano una chiave di lettura?! Ma che è una barzelletta? Rimozione, follia?
La gente non vuole più essere derubata con il proprio assenso. Il messaggio è: "Rubate ma non per mio mandato. Non posso impedirlo, perché vi fate le leggi come vi pare, ma non vi voto."
E non si inventassero le paroline, per sminuire inutilmente questo fatto eclatante, del tipo: "non bisogna fare del populismo"! Frase idiota che non vuol dire niente e che vuole insinuare un pensare da popolo superficiale, che non conosce fino in fondo i problemi del governare.
Il popolo si è semplicemente stufato di pagare tasse senza averne un ritorno, anzi perdendo quello che si era conquistato, ed accetterebbe pure, (tanto è vero che ha accettato il governo Monti, uno che viene dal mondo della finanza e che il popolo ha capito benissimo che non può fare tutto quello che avrebbe voluto fare a causa dei veti dei partiti), ma non può accettare che mentre si stringe la cinghia si scopre che mezze calzette arraffavano milioni di euro "deliberati" a cuor leggero.
Dunque la Sicilia è solo l'inizio. E mi fa ridere chi dice che così "è a rischio la democrazia"! Perchè questa delle ruberie, delle leggi ad hoc affinché alla partitocrazia vadano milioni di euro e vitalizi e benefit che nessun altro cittadino ha... è per loro una democrazia?  
L'attuale presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.




5 commenti:

Anonimo ha detto...

Silvia O. ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sicilia docet":

Condivido le tue riflessioni … colgo l’occasione per aggiungere una mia riflessione.
Quando i cittadini si rivoltano contro questo sistema perverso attraverso le manifestazioni in piazza o con l’astensione al voto , questi esseri ripugnanti che sguazzano nel lusso con i soldi dei contribuenti hanno il coraggio di affermare che con l’antipolitica è a rischio la democrazia. Ma di quale democrazia stiamo parlando? Devono mettersi in testa e prendere coscienza una volta per tutte che l’antipolitica nasce da una pessima politica. Che si facciano un esame di coscienza ( se ce l’hanno) prima di dire delle immense str….te.
L’antipolitica continua a crescere e a svilupparsi sempre di più perché i cittadini sono stufi di essere presi per i fondelli , di essere vessati, di subire tagli nei servizi primari, di pagare tasse e balzelli infiniti senza un ritorno, di foraggiare una classe politica avida ed ingorda, priva di morale, etica, dignità.





Postato da Silvia O. in Rita Coltellese *** Scrivere alle 30 ottobre 2012 19:00

Rita Coltellese ha detto...

Rita Coltellese ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sicilia docet":

Gli Italiani, popolo di risparmiatori, hanno per la maggior parte una casa. Sacrificando desideri e bisogni hanno pagato mutui e relativi interessi per avere questa sicurezza per la vecchiaia. Ora, su questa sicurezza, debbono pagare una specie di affitto che si chiama IMU.
Non tutti ce la fanno. Soprattutto i pensionati. Questo mentre l'IRPEF per gli enti locali, comuni e regioni, erode le loro pensioni. Poi accendono il televisore e sentono l'ennesimo furto di denaro pubblico, l'ennesimo guasto di gestione provocato da qualche pubblico amministratore che, però, non paga mai con i suoi beni. Perché? Perché lo Stato non chiede conto dell'operato del disgraziato che ha creato un danno economico amministrando male, malversando, creando disavanzi? I politici, pronti a vararsi leggi per diritti vari che li riguardano, non si preoccupano di farne per garantire il popolo dal danno erariale che deriva da questi comportamenti che creano buchi spaventosi di denaro pubblico. Basterebbe obbligare chi ha mal amministrato, per incapacità o dolo, a rifondere con i propri beni lo Stato il quale, qualora fossero insufficienti a ricoprire il buco creato, si dovrebbe rifare sugli eredi, come accade per tutti gli altri cittadini. Servirebbe e come una simile disciplina, vedreste come gli eredi di questi irresponsabili profittatori, invece di ricevere ricchezze come avviene adesso, si precipiterebbero a firmare la rinuncia alla successione.



Postato da Rita Coltellese in Rita Coltellese *** Scrivere alle 30 ottobre 2012 23:36

Anonimo ha detto...

Silvia O. ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sicilia docet":

Il danno erariale commesso da amministratori pubblici è contemplato nella legislazione vigente. L’Organo istituzionale che ha il potere di intervenire giurisdizionalmente è la Corte dei Conti.

Da Wikipedia:

La corte dei conti può inoltre avere, come in Italia, il potere di accertare, sempre in sede giurisdizionale, i danni cagionati allo stato o altro ente pubblico dai suoi agenti e condannare i responsabili al risarcimento. In alcuni ordinamenti la corte dei conti può irrogare sanzioni pecuniarie agli agenti dello stato o di altri enti pubblici in caso di violazione di norme di legge in materia di entrate e spese pubbliche




Postato da Silvia O. in Rita Coltellese *** Scrivere alle 31 ottobre 2012 14:24

Rita Coltellese ha detto...

Rita Coltellese ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sicilia docet":

Giusto. Non a caso vari giornalisti hanno posto la domanda sul controllo a vari esponenti della Corte dei Conti. Come mai non ha controllato questo organismo?
Le norme ci sono ma restano sulla carta, allora se ne invocano di nuove e più drastiche. Ma, hai ragione tu, basterebbe applicare quelle che già ci sono.
E' così anche in altri campi, non solo in questo.
Tutto è fermo come in una palude. Poi all'improvviso qualcuno si sveglia e apre un fascicolo.
Ma non è questa garanzia di un controllo efficiente e giusto, bensì un'attenta ed efficiente applicazione della legge e delle regole.



Postato da Rita Coltellese in Rita Coltellese *** Scrivere alle 31 ottobre 2012 16:32

Anonimo ha detto...

Silvia O. ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sicilia docet":

E’ vero che all’improvviso qualcuno si sveglia e apre un fascicolo. Un plauso va a quel QUALCUNO che OSA toccare gli intoccabili. Purtroppo , tra cavilli e interpretazioni personali e soggettive delle norme di legge da parte degli Organi “indipendenti ed imparziali”, alla fine il colpevole la fa franca. Vuoi perché il reato “non sussiste”, vuoi perché il reato c’è stato ma le attenuanti prevalgono sullo stesso, vuoi perché i tempi della giustizia devono allungarsi per arrivare alla “santa” prescrizione…..Insomma, c’è sempre un qualcuno che tergiversa sull’attenta ed efficace applicazione della legge perché non “giova” mettersi contro gli intoccabili. Triste ma è così.
Non servono leggi nuove…ne abbiamo in abbondanza….serve l’applicazione della legge senza interpretazioni assurde e ,a volte , pure ridicole. Ciascuno faccia la sua parte con coscienza e senso di responsabilità nel rispetto delle regole e delle norme, a partire dalle istituzioni.
Utopia!




Postato da Silvia O. in Rita Coltellese *** Scrivere alle 31 ottobre 2012 20:13