mercoledì 5 settembre 2012

Spot pubblicitari sul TG1

Oggi, sul TG1 delle h. 13:30, verso la fine dello stesso, gli utenti, costretti a pagare l'Imposta sul possesso dell'apparecchio televisivo che incassa l'URAR, hanno assistito a due spot pubblicitari inseriti in tale notiziario: uno era un Servizio che pubblicizzava con particolari da perfetto spot pubblicitario l'auto Peugeot 508 e l'altro era uno spot su Achille Coppola Presidente dei Commercialisti di Napoli che consigliava di rivolgersi a loro, viste le nuove norme fiscali...
E' bene ricordarsi che il cosiddetto canone di abbonamento Rai e' in realta' un'imposta sul possesso del televisore da pagare indipendentemente dal fatto che si guardino o meno i programmi della tv di Stato. Pertanto, per smettere di pagare questa imposta, il contribuente dovra' chiedere il suggellamento del proprio televisore, oppure denunciarne la cessione a terzi (regalo, vendita, rottamazione, furto etc.). La sigla U.R.A.R. vuol dire: Ufficio del Registro Abbonamenti Radio e Televisione e da qualche tempo è stato sostituito da: 
1° ufficio entrate Torino
S.A.T Sportello Abbonamenti Tv
Casella postale 22
10121 Torino

a cui ci si deve rivolgere perché incassa l'Imposta.

Dunque, se non si vuole vedere un Telegiornale in cui spot pubblicitari vengono spacciati per notizie ed informazione, si deve farsi suggellare il televisore e non si ha il diritto di vedere su di esso le cassette registrate della nonna defunta che ci piace teneramente ricordare, né come eravamo quando si era più giovani.
Né abbiamo il diritto di vedere cassette di film, o DVD, comunque quello che ci pare, comprese le reti private che non incassano l'Imposta in quanto questa va allo Stato!
Uno Stato che, però, ci tratta da pecore beote a cui si può ammannire tutto! Tanto cosa possono fare le pecore? Giusto protestare! E facciamole protestare e noi ci incassiamo i soldi di una continua pubblicità, con la scusa che l'Imposta, impropriamente chiamata canone, non basta a pagare i nostri sprechi. Poco importa se poi le pecore beote pensano: "Ma come fanno le TV private a vivere solo di pubblicità?" "Perché alla RAI non basta la pubblicità che ci commina esattamente come le TV private, visto che ha l'Imposta da noi pagata, e ci chiama pure "abbonati", ma abbonati a cosa se è un'imposta? Casomai siamo contribuenti coatti e basta!"
E non bastando la pubblicità con cui interrompono i film e tutto il resto (ricordate che anni fa si erano inventati che le reti berlusconiane erano fuori legge perché interrompevano con la pubblicità le "opere d'arte" e che non si doveva fare?) ora ce la danno pure mascherata da notizia nel telegiornale.
Per un breve periodo nella mia vita ho fatto anche l'agente pubblicitario ed ho imparato che esistono dei Servizi Pubblicitari mascherati da informazione: si chiamano "spot editoriali".
Ecco: quanto ha pagato la Peugeot per pubblicizzare sul nostro TG1 in un'ora di punta il suo prodotto?
La Rete ha permesso questa promozione della casa francese gratis? Allora due conti in Economia: facciamo pubblicità sui nostri telegiornali alle auto straniere? Bene. Incentiviamo le Importazioni invece delle Esportazioni: anche chi non capisce niente di Economia e di Bilancio dello Stato dovrebbe recepire il messaggio. Già gli italiani son fin troppo esterofili negli acquisti, basta girare per strada e vedere quante auto italiane circolano rispetto alle francesi, tedesche, coreane, giapponesi ecc.. Questo vuol dire che garantiamo il lavoro agli operai metalmeccanici francesi, tedeschi, coreani, giapponesi ecc.. La Fiat non vende e peggio per le nostre fabbriche che chiudono. Può sembrare semplicistico, ma non lo è.
Passiamo all'altro spot.     
DA: Repubblica.it 
Arriva il presidente dei commercialisti
I RIFLETTORI sono puntati soprattutto su Vittorio Russo, l' uomo indicato dal presidente della Provincia Luigi Cesaro. Doveva andare alla Asl di Sant' Antimo, dove la famiglia Cesaro ha un enorme centro diagnostico, poi la rivolta di De Mita e del centrosinistra lo ha dirottatoa Castellammare (Napoli Sud). Vittorio Russo è già stato negli anni Ottanta componente del Comitato di gestione e coordinatore sanitario della Usl 24. Ex primario al Cardarelli è però tuttora presidente della sezione regionale Anpo (Associazione nazionale primari ospedalieri). Nella Asl di Sant' Antimo (Napoli Nord) va invece Francesco Rocca, commissario della Croce Rossa, indicato al presidente Caldoro dal coordinatore cittadino Pdl e assessore regionale Marcello Taglialatela. Rocca è componente del nucleo di valutazione della fondazione Pascale, consulente dell' Alenia Marconi System e collaboratore della Caritas. A Napoli città, come annunciato da tempo, arriva il presidente dei commercialisti Achille Coppola che guida anche il nucleo di valutazione dei dirigenti del Comune. Ad Avellino altro sbarco annunciato con il napoletano Sergio Florio, commissario straordinario della fondazione Pascale dal 2001 al 2003 e varie esperienze nelle Asl del Molise. A Benevento arriva Enrico Di Salvo, città in cui è nato sessant' anni fa. Professore ordinario di chirurgia generale nella facoltà di medicina della Federico II, ex direttore scientifico del Pascale, Di Salvo è stato responsabile per la sanità di Forza Italia in Campania. Altro professore universitario a Caserta, Ferdinando Romano, docente alla Sapienza, è presidente uscente della commissione per la valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere della Campania. Un professore, anzi un preside di facoltà, a Salerno. Francesco De Simone guida Farmacia a Fiasciano ed è l' uomo indicato da Ciriaco De Mita la cui designazione ha risolto dopo un mese il braccio di ferro tra Udc e Pdl.
ottavio lucarelli




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