martedì 3 gennaio 2012

Fanno "ammuina"

DA: TGCOM24

Gli stipendi dei politici non si toccano
I cittadini si infuriano, il Palazzo tace

Commissione Giovannini, nessun big del Parlamento entra nel merito. Da Schifani solo una dichiarazione "di procedura"

16:16 - Il cittadino è furioso, il Palazzo tace. E il silenzio è assordante. Perché in ballo ci sono gli stipendi d'oro dei politici che nessuno riesce a tagliare. Ha alzato bandiera bianca anche la commissione Giovannini istituita allo scopo di ridimensionare le buste-paga dei parlamentari. E, dopo questa decisione che suona come una beffa per l'Italia intera, nessuno tra i politici di primo piano dice nulla, mentre i lettori intasano i forum di Tgcom24.
L'indignazione tra i cittadini è grande. Quelle buste paga sono intoccabili: è questa la triste verità. E gli italiani che tutti i giorni devono fare i conti con bollette sempre più alte, prezzi sempre più insostenibili, tasse pesanti e, spesso, anche il lavoro che non c'è, non riescono a capirlo. Non si capacitano del fatto che i nostri politici, quelli che dovrebbero essere la guida della nostra società civile, che hanno in mano il potere di decidere, continuino a lasciar correre. A sfuggire il problema di una Casta che, giorno dopo giorno, si cristallizza nei suoi privilegi e nei suoi diritti acquisiti intoccabili.

AVEVANO RINVIATO A GENNAIO LA DECISIONE "PER QUESTIONI PROCEDURALI": NULLA DI FATTO.
TENETELO PRESENTE QUANDO VI CHIEDERANNO IL VOTO PER MANTENERE I LORO PRIVILEGI, L'UNICA COSA DI CUI GLI IMPORTA: IL RESTO SONO PAROLE, PAROLE, PAROLE... CHE PAGHIAMO A PESO D'ORO. 
RICORDATE CHE SENZA IL VOSTRO VOTO SONO COSTRETTI A TORNARE ALLE LORO OCCUPAZIONI E, FORSE, A LAVORARE... ANCHE SE ORMAI CON I SOLDI PUBBLICI ACCUMULATI POSSONO VIVERE DI RENDITA LORO, I LORO FIGLI, NIPOTI, E DISCENDENTI. 
NOTA esplicativa per chi non conoscesse il bellissimo dialetto napoletano:...il famosissimo facite ammuina presentato come un proclama, una disposizione del Regolamento della Flotta militare borbonica: marinai, facite ammuina, così facciamo credere che siamo attivi ed operosi! (da: "QuiCampania")

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono anni che ci infuriamo e ci indigniamo per gli assurdi privilegi ed emolumenti erogati ad un esercito di politici. Hanno pure la sfacciataggine di difendere e giustificare gli importi assurdi dei loro emolumenti. Sono fuori dai parametri della media europea, sia come unità che come indennità economiche, complete di accessori (diaria,rimborsi spese e portaborse).
Fanno parte della casta degli intoccabili , avidi ed ingordi, non hanno alcuna intenzione di ridimensionare la loro posizione a livello economico.
Propongo la lettura dell’articolo di oggi , scritto da Sergio Rizzo, sul Corsera
http://www.corriere.it/politica/12_gennaio_03/rimborsi-spese-portaborse_1be3bc72-35d2-11e1-8614-09525975e917.shtml

Cia Rita
Silvia O.

Rita Coltellese ha detto...

Ho letto l'articolo che non aggiunge molto a quello che ormai sappiamo tutti. Ma questi parassiti sono inossidabili alle critiche, allo sdegno del popolo, alla vergogna perché non la conoscono. Mi chiedo perché abbiamo questa famelica classe politica, perché non c'è un sistema correttivo alla mentalità corporativistica dell'italiano che rimane egoista, individualista e a cui manca totalmente il concetto del BENE di TUTTI.

Anonimo ha detto...

I parlamentari ribattono dicendo che la loro indennità è solo di circa 5.000 Euro netti al mese. L’articolo che avevo proposto metteva in evidenza gli “arrotondamenti sostanziosi” elargiti ,esenti da tasse che sommati all’indennità base consentono un’entrata nelle loro tasche di circa 16.0000 Euro mensili. Se prendessero solo 5.000 Euro al mese non potrebbero permettersi vacanze da mille e una notte in resert da 5.000 dollari a notte. Casini, Rutelli, Schifani e la Craxi hanno trascorso, in questi giorni, questo tipo di vacanza alle Maldive, alla faccia della sobrietà e della crisi.
Non sono solo i politici un’anomalia italiana. Ci sono pure i dipendenti delle istituzioni che guadagnano ancora di più. C’è un articolo interessante sul Corsera di oggi. Uno stenografo arriva a guadagnare 290.000 Euro all’anno, quanto il re di Spagna! I dipendenti del Senato ,se assunti prima del 98, oggi possono andare ancora in pensione a 53 anni.
Troppi privilegi in questo pazzo sistema politico istituzionale.! Prima di toccare le buste paga dei pensionati INPS, prima di cambiare l’età pensionabile, prima di chiedere sacrifici ai soliti noti, si sarebbe dovuto intervenire in queste “sacche” che hanno sempre usufruito di una corsia preferenziale, agli antipodi della logica e dei principi di equità, giustizia, rigore e sobrietà. I governanti di turno giocano sul fatto che molta gente non sa, che molta gente dimentica in fretta e così gli intoccabili rimangono tali e dormono sonni tranquilli.
Silvia O.

Rita Coltellese ha detto...

Nel mio post del 30 dicembre appena passato, dal titolo: "Quanti Luigi XVI e quante Marie Antoniette?", riporto un caso dei " dipendenti delle istituzioni che guadagnano ancora di più": la sorella del sindaco di Roma Alemanno, che non si limita ad occupare una poltrona d'oro, ma spende e spande come, appunto, una Maria Antonietta. Per ora la gente si sfoga a parole dette e scritte... ma non si sa mai come può andare a finire. C'è gente senza lavoro e senza prospettive che potrebbe scambiare Montecitorio per la Bastiglia.

Anonimo ha detto...

Avevo letto l’articolo sugli importi delle note spese del direttore dell’Agenzia del Territorio.
Oltre alle poltrone d’oro che garantiscono emolumenti esosi ai diretti interessati, spendono e spandono soldi pubblici in maniera vergognosa. Funziona tutto così negli apparati politici istituzionali dello Stato. Dagli Enti statali, alle ambasciate, ai ministeri ….
L’ Italia sarebbe o meglio è ricca di risorse ma vengono gestite in modo insensato e spregiudicato poiché i controlli latitano e non c’è la volontà di perseguire il bene comune.
Come dici tu, per ora, la gente si indigna con le parole, più avanti non si sa!
Silvia O.

Anonimo ha detto...

Il tormentone dei costi della politica prosegue….

Questa mattina tutti i quotidiani hanno pubblicato la seguente dichiarazione del Presidente del Consiglio:

Sui trattamenti economici dei parlamentari la competenza è delle Camere. "Non esistono poteri sostitutivi" del governo in materia.

Evviva! Gli emolumenti e i privilegi dei parlamentari sono salvi!!!!!

Il Parlamentare Antonio di Pietro ha appena pubblicato un articolo sul suo blog dal titolo:
Costi della politica: la mia lettera aperta a Mario Monti.

Riporto l’ultima parte della lunga lettera:

E’ importante che la parola “equità” da Lei usata trovi una coerenza tra il dire e il fare del governo, in particolare sulla riduzione dei costi della politica, anche con provvedimenti legislativi urgenti.
Questo, nella piena consapevolezza che i cittadini, martoriati ed angosciati dalla perdurante crisi economica e dall’ultima manovra finanziaria, possano riscontrare un cenno di dignità da parte delle Istituzioni repubblicane. Sappiamo bene che alcuni provvedimenti non rientrano nelle competenze del governo, ma la maggior parte di essi possono essere presi in considerazione.

Di Pietro chiedere coerenza a Monti, in particolare sulla riduzione dei costi della politica anche con provvedimenti legislativi urgenti e poi aggiunge che alcuni provvedimenti non rientrano nelle competenze del governo.
Ma che razza di discorso sta facendo?
O sono scema io che non capisco un tubo oppure Di Pietro cavalca, per l’ennesima volta, l’onda emotiva del momento…la solita aria fritta!
Tu cosa ne pensi Rita?
Silvia O.

Rita Coltellese ha detto...

Esistono dei regolamenti che si sono dati nel tempo che lasciano alle Camere la competenza di decidere quanto "meritano" di essere pagati.
Un aspetto da monarchia assoluta: il monarca assoluto decideva tutto per sé e per gli altri.
Questi Regolamenti a quanto pare sono intoccabili addirittura anche da parte del Governo che non può intervenire con Decreti Legge per cambiare le cose. Su certe spese, però, sembra che possa intervenire, perché i Luigi XVI e le Marie Antoniette non hanno solo le prebende: ma, come sappiamo tutti, molte altre cose. Forse Di Pietro voleva dire questo: faccia dove i Regolamenti gli consentono di fare. Solo che, al di là di Di Pietro, che con il suo partito ha dimostrato ormai una bassa credibilità, soprattutto se ne sono accorti i puri che erano dentro IdV ed hanno visto le cose da vicino, qui non debbono esistere REGOLAMENTI INTOCCABILI ed AUTOREFERENZIALI, non manteniamo due Camere perché si facciano i regolamenti per loro stessi a suon di soldi nostri spremuti fino allo spasimo, non è per questo che abbiamo una democrazia parlamentare: questa è una anomalia dimostrata e certificata. E lo sanno bene questi parassiti, perché io che sono nata e cresciuta ad un passo da Montecitorio non ricordo che allora ci fosse uno spiegamento di forze di polizia come è adesso: proprio oggi sono passata per quella piazza con mia figlia ed a lei dicevo proprio questo. Macchine di polizia, furgoni, mancava solo l'esercito! Come mai i parlamentari degli anni cinquanta, sessanta, non avevano bisogno di blindarsi così? I Luigi XVI e le Marie Antoniette hanno paura dell'assalto della Bastiglia?

Anonimo ha detto...

Condivido le tue riflessioni. Negli anni 50 e 60 , i rappresentanti delle istituzioni coltivavano i valori come etica, morale,educazione,rispetto, coscienza , senso dello Stato e davano il buon esempio con i loro comportamenti , sia in pubblico che in privato.
Questi non sanno manco cosa siano i valori sopracitati!
Il fatto che ci sia uno spiegamento di forze di polizia e di guardie del corpo ogni volta che si muovono, dimostra che questi signori provano un po’ di timore per la propria incolumità!
Lo sanno anche loro che a furia di tirare la corda, prima o poi si rompe. Mah!
Silvia O.