mercoledì 30 novembre 2011

L'amante di Parolisi scrive un libro


DA: Edizioni Oggi Notizie





Melania Rea - Ludovica Perrone torna a parlare
La soldatessa indicata come l'amante del caporalmaggiore Salvatore Parolisi, ancora in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato e vilipendio di cadavere, torna a raccontare la sua versione sui fatti e lo fa tramite le pagine di un libro, dal titolo "La donna del soldato", in uscita in questi giorni, redatto secondo tutti gli atti delle indagini e fedele allo svolgersi degli eventi: "Le menzogne di Salvatore mi hanno rovinato la vita, ......omissis.......
eppure, nonostante sia andato anche in televisione a giurare di non avere alcuna amante, la notte in cui è nata sua figlia era insieme a me...

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Che tristezza! Una storia infame e triste di cui è meglio parlare meno possibile, ma l'agire dei protagonisti sorprende sempre più. Scrivere un libro con l'aiuto di qualcuno è brutto, fa pensare che è un'esposizione che va oltre la decenza e che era meglio evitare. Tanti penseranno che vuole lucrare su una vicenda in cui lei non ha certo un ruolo edificante. Meglio fermarsi ai verbali degli inquirenti e, al massimo, a qualche dichiarazione giornalistica per comunicare le proprie ragioni.... Ma un libro... E' troppo. Che tristezza!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Che squallore. Se davvero lo ha amato e lo ama, dovrebbe prendere le distanze da quanto è scritto in merito alla nascita della di lui figlioletta. Insistere in questo approccio dimostra una immaturità tremenda e un assoluto disprezzo per la piccolina, che è del tutto innocente. Come anche nei confronti di lui. Amare davvero lui significa amare tutto di lui, e, dunque, anche la sua bambina !
- una donna che sa amare

Rita Coltellese ha detto...

Sono d'accordo. In un simile dramma, nella sua posizione, dovrebbe avere il massimo della discrezione e l'idea del libro fa una pessima impressione: sembra che voglia guadagnarci.

Anonimo ha detto...

A me la vera tristezza la fa chi parla e giudica senza manco documentarsi... io il libro l'ho letto ed è un reportage (pure abbastanza ben fatto), non è il libro di ludovica, ne' su ludovica...

Rita Coltellese ha detto...

Io non l'ho letto e nemmeno potrei spendere un centesimo per acquistare qualcosa che fa ingrassare chi sguazza su una storia di cui già si occupano abbastanza i media che fanno informazione. Un libro non può aggiungere nulla alla già abbondante informazione giornalistica, ma può aggiungere denaro a chi lo pubblica ed anche alla signorina che, necessariamente, ha dato il suo assenso a tale pubblicazione, altrimenti, in base alle leggi sull'editoria, potrebbe chiederne il ritiro.