martedì 20 settembre 2011

Italia dei Valori, Marrazzo e Storace......

Dal quotidiano "La Repubblica.it"

"Sanità nel Lazio, 10 miliardi di debiti"

Marrazzo pronto ad andare in procura
di CARLO PICOZZA
27 ottobre 2006

ROMA - "Il debito della sanità ereditato dalla giunta di centrodestra guidata da Francesco Storace è di dieci miliardi 196 milioni di euro". Il governatore del Lazio, Piero Marrazzo, convoca gli stati generali della sanità regionale e tutti gli assessori per annunciare la scoperta del buco a 18 mesi dal suo insediamento, minacciare il rinvio delle carte alla magistratura ("di fronte a prove di illeciti") e chiedere aiuto al governo.
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Questo alla fine del 2006. Marrazzo ha rimediato agli sprechi di Storace chiedendo i soldi a noi: paghiamo analisi, ricette, farmaci tutto di più......
Oggi Italia dei Valori Lazio organizza, con i corposi soldi dei rimborsi elettorali che gli italiani NON volevano dare (si ricordi il referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti), una manifestazione in cui invita a confronto Marrazzo e Storace.
Leggete i commenti della gente sotto il video dell'incontro pubblicato su You Tube. Non tutto è perduto, perché, a quanto pare, nonostante il tentativo di alterare il giudizio morale sulle vicende dei due ex governatori della Regione Lazio facendoli giustificare ed assolvere sé stessi fra salamelecchi vari, la gente, per fortuna, pensa ancora con la propria testa e vede che "il Re è nudo".
Marrazzo ha ragione, non deve certo cancellarsi dalla vita, ma vivesse la sua vita come gli pare NON da uomo pubblico e andasse agli appuntamenti con i maschi vestiti da donna (e basta con gli eufemismi ipocriti tipo transessuale, escort, gay ecc.!!) con la sua auto e non con quella pagata da noi poveracci e compresa di autista!! Non pretendesse di decidere se un reparto ospedaliero deve essere chiuso, calpestando chi ha passato la vita a studiare duramente e a crearsi una professionalità eccellente, dopo aver assunto cocaina. Se dal palco messo su da Italia dei Valori (valori??) con i soldi dei contribuenti questi signori pensano di manipolare la moralità, l'etica come se fossero degli elastici, si sbagliano.
E che dire di Storace!! Fra lupi non si mordono, si sa, e il fascistone assolve l'amico di sinistra: "Hai già pagato troppo!" Incredibile! Abbiamo visto e sentito tutti le dichiarazioni immediate sui telegiornali del faccia di bronzo Marrazzo: "E' un complotto contro di me!" Più o meno queste le parole. Si è visto poi davanti alle prove che non di complotto si trattava ma di vizio contro natura.
Siamo stufi di queste facce di bronzo che, scoperti nelle loro bassezze, parlano di ipocrisia e di debolezze. Ipocrisia loro! Che vorrebbero apparire migliori di ciò che in realtà sono, che mentono ed ammettono solo quando sono scoperti platealmente. Ci sono milioni di persone pulite che vivono con poche migliaia di euro al mese, quando va bene, e che non hanno nulla da nascondere visto che la loro vita è pulita e semplice. Non è certo per ipocrisia che si scandalizzano per le vite sudice di chi pretende di occupare poltrone da dove decide delle loro vite, di quelle dei loro figli e dei loro nipoti.
Giù dai palchi pagati con i nostri soldi!!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Rita,

è inutile che ti dica che condivido tutto, parola per parola.
Per quanto riguarda il rampollo Cristiano, che dire?
Questo ragazzo , esercitando la professione di poliziotto, portava a casa uno stipendio troppo basso che non gli permetteva di avere un tenore di vita importante (in termini monetari).Chissà quante volte si sarà lamentato con suo padre per il fatto che stentava ad arrivare a fine mese! E così il buon Tonino gli ha spianato la strada per farlo entrare in politica: un po’ di gavetta (si fa per dire) come consigliere comunale, poi come consigliere provinciale e presto farà il salto di qualità diventando consigliere regionale. Per un ex poliziotto, un’indennità pari a 9.000/10.000 Euro al mese netti sono una manna! E poi , una volta che il figliolo sarà sistemato in Regione, Tonino potrà dedicarsi , anima e corpo ,alla campagna per l’abolizione delle province. Prima, però, deve sistemare il figlio in regione!
Leggevo poco fa i commenti sul blog. La claque che applaude e difende l’ascesa in campo di questo ragazzo la trovo molto ipocrita e patetica. Chissà perché la scalata di Renzo Bossi si chiama nepotismo, quello di Cristiano Di Pietro , no.
Per fortuna ci sono quelli che si scandalizzano e prendono le distanze ma ci sono quelli che difendono Tonino a spada tratta. Hanno dimenticato i valori che un tempo erano l’emblema di quel partito? Sembra di si perché non concepiscono il fervore etico di coloro che condannano questo sistema di nepotismo che Tonino contrasta solamente quando interessa gli avversari…Molti di questi commenti non sono “spontanei”, sono “forzati”, si capisce benissimo.
Incoerenza, opportunismo, ipocrisia sono diventati i veri valori di quel partito. Peccato!
Ciao
Silvia

Rita Coltellese ha detto...

Non dimentichiamo che Antonio Di Pietro era commissario di P.S. prima di diventare Magistrato e viene il dubbio che anche in Polizia, forse, il figlio ha avuto "un aiutino".

Anonimo ha detto...

Di sicuro con questa mossa Di Pietro perderà un bel pò di voti se anche porterà a casa una "poltrona" per suo figlio...

Continui pure, cara Rita, a raccontarci del suo rapporto con questo partito...